Alberto Loche e Pierpaolo Perra

Il recupero delle cave dismesse di arenaria di Su CuccuruMannu, per tanti anni luogo di marginalità e degrado, ha consentito un “riscatto” di questo sito collocato nello straordinario contesto ambientale del Sinis, una riappropriazione e “sublimazione” degli spazi: dalla condizione precedente di degrado, di discarica, a quella di parco tematico, attraverso i suoni, la musica e l'espressione artistica.

In questo senso, gli spazi di degrado, rigidi e strutturalmente vincolati alla loro condizione originaria, hanno offerto una paradossale, insospettata adattabilità e valenza evocativa. Il progetto offre una molteplicità di livelli progettuali, coniugando esigenze e temi solo apparentemente alternativi:

RIQUALIFICARE paesaggisticamente l’ambito di territorio, attraverso una rilettura del rinnovato senso che i grandi vuoti delle cave possono rappresentare nella dimensione contemporanea.

RICICLARE luoghi confinati nel disuso e nella marginalità, individuando nuove forme di uso e riappropriazione.

RICORDARE, attraverso operazioni mirate di recupero e di evocazione, aspetti distintivi della storia, delle tradizioni e della memoria, ma anche formalizzare un nuovo paesaggio, che potrà veicolare nuovi valori culturali, ecologici, sociali.

RICREARE dei corridoi ambientali, con una fruizione attiva della risorsa naturale che mira ad una nuova identità. Il tema sonoro-musicale costituisce la “spina dorsale” del progetto: articolato in un insieme di percorsi sonorizzati che attraversano gli spazi delle cave e le aree circostanti.

Le sistemazioni sono in massima parte a cielo aperto, mirate a realizzare ambienti ad alto contenuto evocativo. Il centro visite del parco, di complessivi 600mq, fornisce al visitatore i servizi informativi e spazi espositivi. È stata realizzata un’arena per eventi (circa 1000 posti) e uno spazio di incontro con bar/ristoro.