RigenerAzioneUrbana

Ayllon Architects

Il sentiero dell’arte - Piazza - Porto Rotondo

Ho sempre cercato di restituire a Portorotondo quanto di pregiato mi ha donato, mi riferisco a mia figlia Virginia Ayllon, nata e cresciuta in questo borgo estivo.

Nell’inverno del 2014, l’idea nasce da un colloquio con il Conte Luigi Dona Dalle Rose, che con suo fratello Nicolò, sono stati i creatori e sviluppatori di Porto Rotondo.

Questi colti fratelli veneziani, per la loro storia e cultura, avevano immaginato un borgo costruito da architetti, scultori ed artisti immerso nella meravigliosa natura , baciata dai cromatismi del mare, delle pietre e della sua vegetazione…

Il progetto si concretizzò con la forte spinta del avvocato romano Gianluca Di Fazio, allora presidente del Consorzio Portorotondo, che sposò in pieno la idea. La fusione tra disegno urbano, con tutte le sue necessità tecniche e funzionali, doveva dialogare con l’intensità delle opere di arte, disegnate dall’artista bretone Emanuele Chapalain, già presente con le sue opere sia a Portorotondo che nel Museo del Mare a Golfo Aranci. Quell’inverno ci riunivamo nel mio studio, fondendo idee, finché si è arrivato ad un interessante progetto per un limitato budget. La riqualificazione e trasformazione a pedonale Via Belli, Piazza Cascella e Piazza Krizia dovevano essere pronte per la stagione 2015.

Il progetto proposto consisteva nella rimozione dell’asfalto e la sostituzione con pietre naturali con l’inserimento di opere d’arte sulla superficie pedonale - per l’autorizzazione comunale l’opera si chiama “Sostituzione del manto stradale”, tutt’oggi non capisco i sistemi burocratici italiani, incredibile labirinti per realizzare tutto quello che questa meravigliosa nazione possiede: Natura, Arte e Cultura -, le citazioni sono tantissime, quale Le Terme del Faro a Ostia (pavimento commissionato nel secondo secolo d.C. da Diocleziano). Il progetto fu ambizioso, abbiamo allargato la strada lateralmente, grazie all’intelligente consenso del Consorzio e dei proprietari di giardini. Forme sinuose che rappresentassero il bordo di un canale di mare nel quale nuotano tanti pesci di acciaio, dando una continuità ai pesci realizzati in pietra, realizzati nel 2007 in Via del Molo con il nome “Catena alimentare” dal medesimo artista.

L’idea di calpestare le opere in Via Belli risiedeva nel rendere omaggio a una balena bianca, che in quei tempi era stata individuata nelle Bocche di Bonifacio dai subacquei di Poltu Quatu che la avevano fotografata, un "Capodoglio Albino" apparso nel canale tra la Corsica e la Sardegna. In quell’anno erano state riconosciute nel mondo, soltanto quattro balene bianche.

Il “let motiv” è didattico, ovvero un riconoscimento a questo mammifero riproducendolo esattamente con le dimensioni con la quale è stato individuato (15,50 mt ) proponendo materiali che lo rappresentino albino: acciaio inox, Marmo di Orosei nei laterali e Granito Grigio nella pancia. Oltre a la balena ci sono i calamari, anche essi di misure reali (poiché a 1000 m di profondità I calamari raggiungono anche quattro mt di lunghezza ), i pesci ai quali mettevamo un numero in base a la richiesta che ci chiedevano i bambini mentre costruivamo l’opera (46 V.R. , 10 FT. , 1 Deus)… Il progetto costituiva la creazione di una nuova piazza centrale, che sorgeva al centro del borgo in omaggio all’artista e scultore Andrea Cascella che realizzò la Piazzetta San Marco e La Chiesa San Lorenzo. Mi trovai in una situazione molto complessa poiché l’artista è deceduto , non c’era la possibilità di posare una scultura dell’artista. Dopo diverse proposte, è successo un strano episodio… dialogando con gli storici dipendenti del Consorzio Porto Rotondo, Bachisio ed Antonio , trovai delle pietre scolpite dal maestro Cascella le quali erano abbandonate sotto i cespugli del deposito dei materiali del medesimo Consorzio . Dopo averle pulite e misurate, abbiamo elaborato diversi modi di incastro ( emulando il maestro Cascella) e provando con disegni tridimensionali siamo arrivati a quella forma , una specie di panca realizzata con quattro pietre levigate dal defunto artista. Quella panca che si trova al centro del paese è una scultura abbinata su delle pietre laviche gialle provenienti dall’isola forma ovale , rappresentando una rinascita - un Utero, un Uovo, con un piccolo Ulivo. Tutto questo è circondato dal mare oscuro , poiché la balena nuota a molta profondità . Le onde sono realizzate con Sanpietrini di granito grigio, mentre la schiuma bianca , è stata realizzata con pezzetti di marmo bianco di Carrara, per non dimenticare che siamo in Italia. La balena è stata disegnata su carta dall’artista, e successivamente sviluppata nello studio Ayllon architects, raggiunti e l’obiettivo della forma, abbiamo coinvolto i robot di taglio, che leggevano i controlli numerici per la elaborazione dell’acciaio inox 316 , di otto millimetri ( la strada doveva essere carrabile , quindi abbiamo creato uno scheletro sotto la balena che fosse in ferro inserita nel getto del cemento armato tale per cui potrei essere se robusta per essere anche trafficata con camion boccone mezzi pesanti. La pancia della gente la balena la pancia della balena è stata fatta in granito grigio scuro mentre le superfici laterali in pietra Orosei. La realizzazione di questa balena è stata eseguita e non paese È stata eseguita a Orani, paese noto per la loro cultura nella lavorazione del ferro, non che dal grande artista Nivola. La realizzazione dell’acciaio è stata fatta da Pierpaolo Ziranu nel suo laboratorio mentre gli occhi di alcuni pesci della balena e dei calamari sono state realizzate in vetro veneziano precisamente di Murano. Tutta la realizzazione edile, impiantisti giardinieri Muratori e persone che lavorano tantissimi anni nel consorzio di Porto rotondo hanno dato tutto il suo amore per poter realizzare questa opera abbiamo anche piantato nuove piante e anche un albero nella piazzetta davanti alla balena. Il progetto continua perché ci è stata affidata la discesa verso una piazzetta futura davanti alla chiesa sa Lorenzo pensata da Mario Ceroli è un piccolo cambiamento che sarebbe il teatro Mario Ceroli per uscire sulla strada e completare un circuito che tante lingue ho chiamato il sentiero dell’arte questo poi è stato adottato dalla fondazione Porto Rotondo come nome dell’intera urbanizzazione.

Progetto

Emanuelle Chapalain & Arch. Julio Cesar Ayllon Progetto

Ayllon architects

Geom. Daniele Cabras, Geom Alessandro Messina, Arch Roberta Gessa, Arch Roberto Piga, Arch. Gabriele Satta

Esecuzione dell’opera

Artigiani della pietra: Giovanni Nairi - Santanarresi

Artigiani dell’acciaio: Pier Paolo Ziranu - Orani

Fondazione Portorotondo

Conte Luigi Donà Dalle Rose

Consorzio del comprensorio di Portorotondo

Presidente Avv. Gian Luca Di Fazio, Dir. Sig. Paolo Manca, Dir. Ammi. Geom Fabrizio Meloni, Geom Giovanni Maggio, Geom Massimo Foddai, Geom Pier Mario Balzano. Impianti Sig. Antonio Muzzu, Sig. Bastiano Bacciu, Sig. Vicenzo Fiori. Giardini: Sig. Paolo Pileri

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Oreficeria Agostino Marogna

Piazza Civica, 34
07041 | Alghero

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